SuperGnacca.it
15-18 aprile 2006
Ritorno a Livorno
o meglio...
...il "ponte" di Pasqua in Toscana
(andando dalla Cisa, e tornando dal Bracco!!)


SS 62 - Passo della Cisa

Ormai non ci tiene più nessuno!!
Prima di Parma, appena dopo il km 100 della A1, saltiamo sulla A15 Parma-La Spezia, ma già all'uscita Fornovo di Taro non tentenniamo nemmeno un secondo per abbandonarla, proiettandoci verso la SS 62, ovvero la mitica statale della Cisa.
Il ritmo diviene subito incalzante, e si attacca immediatamente con "le scale" di Piantonia, ricche di tornanti, geometrici e con invito, che infiammano gomme, motori e cuori...
La strada è un susseguirsi di curve, una dietro l'altra, e di panorami che però tendono ad essere messi in secondo piano perché verrebbe voglia di mangiarsi l'asfalto tutto d'un fiato.
Ed infatti in un attimo siamo già arrivati al Passo, dove tra l'altro ci dicono che la parte più bella deve ancora arrivare.

Allora via... giù in picchiata, sbirciando qua e là con la coda dell'occhio il panorama (giusto per dare "il contentino" a madre natura), ma senza mai distogliere più di tanto lo sguardo dall'unica opera artificiale buona che l'uomo ha creato...(scusate, parlo da motociclista...!!).
Solo i limiti di velocità di Pontremoli e Villafranca (che ci consigliano caldamente di non superare) interrompono la goduria e ci riportano coi piedi per terra, facendoci rendere conto che la Cisa è ormai quasi finita e che l'unico modo per non interrompere tale idillio sarebbe quello di girare la moto e ritornare in sù verso il passo....
Ma noi dobbiamo raggiungere Livorno e quindi ad Aulla risaltiamo sulla noiosissima A15, ripromettendoci che torneremo presto a salutarla.... la mitica SS 62 della Cisa!!
Scuola guida sulla SS 68 - la Volterrana
San Pietro in Palazzi - Volterra
(ma sarà servito a qualcosa..??)






Ammetto che sono un po' provato per il viaggio di ieri (Milano-Livorno) e quindi mi lascio tentare dall'idea di andare a visitare Volterra con una sola moto, alternandoci quindi io e Fra alla guida.
Lei ha voglia di guidare e quindi inizia già da Livorno.
Io dietro...
Arrivati a San Pietro in Palazzi ci si incomincia a divertire con un po' di curve (finalmente), perché inizia la SS 68 chiamata la Volterrana.
Oso qualche osservazione sulla guida di Fra e mi lascio andare con un paio di consigli che sembrano essere ben accetti (strano...!!).
Cerco di far tardare l'inizio della staccata prima della curva, cerco di far tenere marce più alte, rendendo la guida un po' più allegra e la moto meno "strozzata", ma la legnosetta tende ancora a fare le curve un po' troppo lente e piegando non molto (sì, vabbè, ho capito che siamo sù in due...).
Non c'é verso di farle fare un po' di curve in terza, ma anzi, rischia di prendere anche un paio di cazzotti ai fianchi quando inserisce addirittura la prima dove non è necessario....
Arrivati a Volterra Fra è stanca morta, ma entrambi ridiamo perché ci siamo divertiti, e forse, tutta questa "scuola guida"....a qualcosa sarà pur servita...


Bolgheri

Montescudaio
Ma purtroppo è già ora di tornare verso casa, da solo, dato che Fra questa settimana lavora a Livorno.
Il meteo fino ad oggi è stato più che clemente perchè di tutta la pioggia preannunciata dalle previsioni, non ne abbiamo vista nemmeno una goccia.
Dopo il terremoto di stanotte al largo di Livorno (ci siamo spaventati tantissimo, ma appena svegli la prima preoccupazine è stata per le moto... Ci siamo precipitati sul balcone ma stavono entrambe riposando ben dritte sui loro cavalletti... per fortuna!!), la mattinata è parecchio umida (ma senza Tsumami).
Io saluto Fra e vado verso La Spezia, dove, subito dopo, abbandono l'A12 per dirigermi verso il Passo del Bracco, di cui ho sentito parlare bene.
N° 1 - Passo del Bracco
Ed infatti...:
le curve sono fantastiche, l'asfalto è pulito ed in ordine come quello di una pista, non c'é in giro anima viva, è pure spuntato il sole e la moto ha un'aderenza da pelle d'oca...
In cima non posso questa volta ignorare il panorama: dall'alto si domina parte del lungomare ligure, da 615 metri di altezza.
Mi fermo un attimo.
Giù in basso si vede una cittadina... non ho la minima idea se sia Deiva, o Framura, o Bonassola, o magari Levanto... ma non fa nulla... è comunque qualcosa di fantastico.
Persino la foschia mi ha lasciato un po' di spazio.


Ma risalgo in sella prima ancora che le gomme si siano del tutto raffreddate, ed è un attimo riportarle in temperatura.
La strada è sempre più bella, anche in discesa, dove le curve non scendono mai ripide da creare dei vuoti di aderenza...
Troppo presto arrivo a Sestri, dove, se voglio arrivare a casa per lavorare, devo salire nuovamente sulla A12, mio malgrado...!!
Bracco, ci rivedremo presto!!

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