Io, personalmente, non mi sarei giocato nemmeno due lire (0,001 centesimi di euro).
Mica per sfiducia nelle capacità della Fra (ah, che sia una ragazza in gamba, non c'è
alcun dubbio), ma perché, si sa, in queste cose qui, non conta la bravura; conta
solo la fortuna,… il culo!
Beh, bisogna ammettere che la Fra, di culo, ne ha (e che bel culo, appunto), però,
non ce n'è per nessuno: in queste situazioni magari tu vai lì preparato e sicuro di
te, e stai tranquillo che ti segano!
Forse qualcuno si starà chiedendo che cosa doveva fare oggi la Fra?
Quale ardua prova dovesse sostenere??
Diciamolo pure, allora: oggi la Fra doveva sostenere la prova pratica di guida per il
conseguimento della Patente A.
………
'a patente per la moto!!
Ah, ecco!!
Comunque, dicevo, che già date le premesse, non è che fossi molto ottimista.
In primo luogo, è stato già un miracolo trovare un mezzo che, almeno "sulla carta",
avesse le caratteristiche idonee per sostenere l'esame (una moto con potenza compresa
tra i 10 e i 25 kW, che raggiungesse la velocità di almeno 100 Km/h, (beh, ma che
razza di moto è che non fa i 100 all'ora?? Ce n'è, ce n'è, …vero Baleng??); e
ti rompono pure i colglioni se non li fa, anche se in città, però, non devi superare i
50 all'ora), e che avesse inoltre una buona ampiezza di sterzo tale da permettere di
compiere il temutissimo "otto" della motorizzazione.
Non bisogna quindi stare a sottilizzare se tale moto non avesse l'accensione elettrica,
ma solo quella a pedale, le pastiglie del freno anteriore completamente consumate
(per fortuna che quelle del freno posteriore erano nuove), la "folle" che era quasi
impossibile da trovare (mi sa che non era proprio in casa…. Hai voglia a citofonare…!!),
ma necessaria per mettere in moto il mezzo.
Tutto il resto funzionava, però….!!
Comunque, una volta presa confidenza con l'accensione (metti la moto sul cavalletto, controlla che sia
"folle",
tira l'aria, tira l'alza-valvole, fai scattare l'alza-valvole abbassando leggermente
la pedivella, alza la pedivella, spingi giù forte mentre dai gas…. E' partita? Bene!!
Non è partita? Rifa da capo..!!), il trucco ora era non fare spegnere la moto,
altrimenti la Fra era semplicemente fottuta!!
Perché in generale, il mezzo, rispondeva bene; ma se si fosse per caso spenta,
la Fra avrebbe dovuto semplicemente accostarsi al marciapiede (con la frizione tirata,
ovviamente, dato che la "folle" è momentaneamente assente…), mettere il cavalletto,
girarsi verso me e l'ingegnere esaminatore, salutare per educazione, e dirigersi verso
la MM di S. Leonardo per tornare a casa.
Semplicemente questo; non avrebbo potuto fare altro!!
Che poi, quando sai che ti giochi tutto su una cacchio di frizione che "stacca subito",
l'emozione può fare brutti scherzi, no??
E proprio a proposito di emozione, vogliamo parlare di quell'"otto"??
Prima dell'arrivo dell'esaminatore, la Fra è riuscita a provarlo 3 o 4 volte, eseguendolo
perfettamente.
Durante l'esame non lo va mica a sbagliare, appoggiando il piede….???
Io, quando l'ho vista, ho detto dentro di me: "Bon', basta, è finita! Tiriamo su
baracca e burattini, che tanto la Fra si è emozionata, è andata in panico, e adesso
tanto l'otto, non lo fa più!".
Poi l'esaminatore mi chiama, mi fa cenno di avvicinarmi e mi dice: "Senti, dì alla
tua amica che se mette giù il piede, non posso mica farglielo passare l'esame…".
Bella scoperta: noi questo lo sapevamo bene!
Ed infatti, al secondo tentativo, la Fra è stata esemplare.
Ha dimostrato un tale sangue freddo e una tale decisione, che glie la si leggeva
negli occhi.
L'ho guardata e ho capito che non serviva dicessi nulla (in realtà, dentro di me,
dicevo: "gna fa', gna fa'… ". Sono stato in apnea per tutto il percorso; ho ripreso a
respirare solo quando, cianotico, ho visto che l'aveva concluso bene).
E anche in strada, non ha sbagliato un colpo, guidando con scioltezza, seguendo alla
perfezione tutte le segnaletiche stradali e ovviamente non facendo mai spegnere la
moto, nonostante la mancanza totale di collaborazione da parte della marcia "folle".
E alla fine dell'esame, una volta rientrati in motorizzazione, le ho dovuto ripetere più
volte: "sì, Fra, scendi pure… Sì, spegni pure la moto!!", altrimenti a quest'ora sarebbe
ancora lì, in sella, ferma, con la frizione tirata, probabilmente ibernata, ma col motore
acceso!!
Ebbrava Fra, sono veramente fiero!!
Se avessi puntato su di te, ora averei ben 0,001 centesimi di euro in più in tasca.
Pazienza, non si può avere tutto dalla vita…
Mi sembra doverosissimo un ringraziamento particolare a Lorenzo di S. Colombano, per la
sua pazienza in quella domenica; ad Andrea, ovviamente, che è stato così gentile da
prestarci la sua Suzukina (che ovviamente è molto più docile di quanto fin qui narrato;
io ho calcato un po' la mano); al mio Monster, anche lui tanto generoso e paziente con
la Fra; e sicuramente a me stesso: è tutto merito mio!!
(E io stesso ne pagherò le conseguenze quando nei fine settimana discuteremo per
decidere chi guida; e se dico che guido io, dato che la moto è mia, passo pure dalla
parte dell'egoista.
Ah, … ... le donne!!)
Baci e abbracci.
Comunque, a tutti, ora come non mai: occhio agli specchietti!!
Gnacca
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